È l’unica indagine in grado di caratterizzare dal punto di vista cellulare i noduli tiroidei, e quindi di individuare eventuali elementi di sospetto. E’ una procedura semplice, relativamente poco costosa, che viene eseguita in ambulatorio, sostanzialmente priva di controindicazioni. Contrariamente al passato, quando veniva eseguito a mano libera, oggi l’agoaspirato si esegue sotto la guida ecografica, inserendo un ago molto sottile (simile a quello usato per i prelievi ematici) all’interno del nodulo tiroideo. Viene quindi aspirata una piccola quantità di materiale cellulare, che viene poi strisciato e fissato su vetrini per essere colorato ed analizzato al microscopio (esame citologico). Uno dei principali limiti dell’agoaspirato è rappresentato dall’inadeguatezza del campione prelevato, che necessita di una ripetizione dell’esame. L’inadeguatezza del campione dipende nella gran parte dei casi dalle caratteristiche del nodulo che presenta poche cellule.
I campioni citologici vengono classificati attraverso lo schema proposto in passato dalla British Thyroid Association, e ripreso recentemente dalle società scientifiche italiane (SIAPEC):
TIR 1 Materiale insufficiente per diagnosi
TIR 2 Benigno
TIR 3 Indeterminato – dubbio
TIR 4 Sospetto per malignità
TIR 5 Maligno
Recent Comments